La blockchain per la moda: come funziona il Digital Product Passport

Vuoi scoprire come la blockchain sta rivoluzionando il mondo della moda? Sei nel posto giusto. Oggi parleremo di uno strumento innovativo che promette di trasformare l’intero settore: il Digital Product Passport. Che tu sia un amante della moda, un professionista del settore o semplicemente curioso di tecnologia, preparati a scoprire come funziona, perché è importante e quali benefici può portare.

 

1. Perché la blockchain è il futuro della moda?

Negli ultimi anni, la moda ha subito una pressione crescente per diventare più trasparente, sostenibile e responsabile. Consumatori e legislatori richiedono maggiore chiarezza sulla provenienza dei materiali, sui metodi di produzione e sulla sostenibilità dei prodotti. È qui che entra in gioco la blockchain, una tecnologia in grado di rispondere a queste esigenze fornendo informazioni immutabili e facilmente verificabili.

Il Digital Product Passport è il cuore di questa trasformazione: una sorta di carta d’identità digitale per ogni prodotto, accessibile con un semplice clic o scan.

 

2. Cos’è la blockchain e come funziona?

La blockchain è una tecnologia che consente di creare registri digitali distribuiti e immutabili, offrendo una trasparenza senza precedenti. Immagina un grande libro contabile accessibile a tutti, ma impossibile da alterare: ogni transazione o dato inserito viene verificato e approvato dai partecipanti della rete, assicurando sicurezza e affidabilità. Questa caratteristica si rivela cruciale nel settore della moda, dove permette di tracciare l’intero ciclo di vita di un capo. Dal momento in cui viene raccolta la materia prima fino alla vendita finale, ogni passaggio è documentato, garantendo una catena di fornitura più chiara e responsabile.

 

3. Come la blockchain trasforma la moda

Pensa ad un capo di abbigliamento dotato di un’etichetta digitale: scansionandola, il consumatore accede a una panoramica completa sulla sua storia. Si può scoprire dove sono stati raccolti i materiali, quali fabbriche hanno partecipato alla produzione e se sono stati rispettati standard etici. Questa tecnologia non si limita a fornire informazioni: agisce anche come un potente strumento per combattere la contraffazione, un problema che affligge gravemente il settore.

Con la blockchain, ogni prodotto è accompagnato da un’identità digitale unica e verificabile, rendendo quasi impossibile replicarlo o falsificarlo. Contribuisce anche a rendere il riciclo più efficiente, grazie alla raccolta e alla conservazione di dati chiave sui materiali utilizzati e sulle modalità di smaltimento consigliate.

In sostanza, la blockchain e il DPP non solo rendono più trasparente il processo produttivo, ma creano anche un ecosistema in cui ogni attore – dal produttore al consumatore – ha un ruolo attivo e informato.

3.1 Esempio pratico

Entri in un negozio, attratto da una splendida giacca. Non si tratta di un capo qualunque, ma di un prodotto ecosostenibile che il brand ha deciso di accompagnare con un Digital Product Passport. Sbirciando l’etichetta, noti un QR code. Lo scansioni con il tuo smartphone e accedi a una pagina digitale che ti racconta ogni dettaglio sulla giacca, trasformando il tuo acquisto in un’esperienza consapevole e trasparente.

  1. Origine dei materiali: la giacca è realizzata al 100% con cotone organico certificato, coltivato in India senza l’uso di pesticidi chimici o fertilizzanti sintetici. Il Digital Product Passport ti permette di verificare persino i dati del fornitore del cotone, con informazioni sulla certificazione biologica e sulle pratiche di commercio equo adottate nella filiera.
  2. Produzione: viene confezionata in uno stabilimento in Portogallo che si distingue per il suo basso impatto ambientale. Qui, il consumo di acqua è ridotto grazie a macchinari innovativi e tecniche di tintura ecocompatibili. Attraverso il DPP, puoi accedere a immagini e descrizioni dei processi produttivi, con la garanzia che queste informazioni siano state registrate in modo immutabile sulla blockchain.
  3. Certificazioni: la giacca porta con sé sigilli di qualità e sostenibilità riconosciuti a livello internazionale, come il GOTS (Global Organic Textile Standard) e l’OEKO-TEX Standard 100, che certificano rispettivamente la sostenibilità dei materiali e l’assenza di sostanze chimiche nocive.
  4. Fine vita: trovi istruzioni chiare su come smaltire o riciclare la giacca al termine del suo utilizzo. Ad esempio, il brand potrebbe indicare i punti di raccolta più vicini dove conferire il capo per il riciclo dei materiali o per un eventuale riuso. Alcuni marchi offrono persino incentivi, come sconti sui nuovi acquisti, per incoraggiare un comportamento più responsabile da parte dei clienti.

In un mondo dove il “greenwashing” (false dichiarazioni di sostenibilità) è all’ordine del giorno, il DPP garantisce trasparenza e fiducia.

Leggi anche: Dal fast fashion alla moda sostenibile: il ruolo del Passaporto Digitale del Prodotto

 

4. Sfide nell’adozione del Digital Product Passport

Nonostante le difficoltà, affrontare le sfide del Digital Product Passport rappresenta un’opportunità per innovare e migliorare l’intero settore della moda. Ecco alcune criticità e come possono essere trasformate in leve di cambiamento:

  1. Costi iniziali elevati: l’integrazione della blockchain e delle tecnologie DPP richiede un investimento significativo, soprattutto per i piccoli brand ma l’adozione può essere scalata gradualmente, sfruttando partnership e finanziamenti mirati. I primi passi consentono di guadagnare fiducia dei consumatori e ridurre le perdite legate alla contraffazione, giustificando i costi nel tempo.
  2. Mancanza di standardizzazione: l’assenza di norme globali rende complesso sviluppare un sistema interoperabile. Ma questa sfida invita i brand a collaborare con associazioni di settore e legislatori, giocando un ruolo attivo nella creazione di standard condivisi che migliorino la competitività del settore.
  3. Resistenza al cambiamento: l’idea di trasparenza spaventa alcuni marchi, ma il DPP non è una minaccia: è un’opportunità per raccontare la propria storia, correggere eventuali criticità e migliorare la reputazione di sostenibilità del brand, guadagnando la fiducia di clienti sempre più attenti.

Superare queste sfide non è solo un atto di adattamento, ma un investimento strategico che posiziona i brand come pionieri di un sistema di moda più trasparente e sostenibile.

 

Conclusione: la moda del futuro è ora

Il Digital Product Passport, alimentato dalla blockchain, sta aprendo la strada a una trasformazione radicale nel settore della moda. Per i consumatori, rappresenta l’opportunità di fare scelte più consapevoli, sapendo esattamente da dove provengono i prodotti che acquistano. Per i brand, è una chance unica di distinguersi, mostrando trasparenza e sostenibilità, e di diventare leader in un settore sempre più orientato al valore.